Nota critica-La ricerca dell'anima



“La ricerca dell’anima”, olio su tela 40x60, 2010

“Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità”.   
Alexis Carrel, Premio Nobel per la medicina 1908.
 
Questo è un invito della pittrice,  che ha intrapreso un percorso più intimista e di ricerca personale lungo il cammino della verità. E’ un invito a guardarsi dentro, a iniziare ad approfondire la nostra individualità più nascosta, più vera e più sentita.

L’essere umano perennemente alla ricerca si trova, per la prima volta, di fronte ad uno specchio che lo riflette e gli proietta una dimensione ben più reale che onirica, ben più concreta che visionaria.

E’ un ponte tra l’esterno e l’interno, uno sguardo che in un istante porta e conduce, senza limite di sorta all’approfondimento ed al silenzio, alla meditazione. In questa società dove tutto scorre alla velocità della luce l’attore protagonista osserva il suo profilo e riscopre, finalmente, se stesso senza limiti spazio-temporali. In un istante dall’osservazione nasce la luce di una candela “fioca ma intimista e illuminante” che gli consente con coraggio e presenza di scoprire il tutto. Il tutto in un istante. 

Sara Zanettichini, pubblicista (2010)

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